venerdì 24 agosto 2012

Il mio undicesimo articolo nell'ambito della collaborazione professionale con l'appzine www.lindro.it



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Dopo il summit del 14 Agosto a Bangkok
ASEAN alla ricerca dell’armonia
Vietnam e Thailandia saranno capofila contro lo strapotere di Pechino

Le più recenti dispute territoriali che coinvolgono svariate Nazioni dell’area sud est asiatica ed estremo orientale sono oggetto delle discussioni ormai animate in ambito ASEAN (Association of South-East Asian Nations). Oggi l’ASEAN rappresenta un mercato che racchiude circa 420 milioni di persone ed un PIL di 500 miliardi di dollari USA complessivi e si avvia ad essere l’organizzazione di riferimento di tutta l’area sud est asiatica. Negli incontri di Bangkok è stato espressamente chiesto di superare tali contrasti procedendo ad una armonizzazione più rapida dell’area, perché nei contrasti –in clima di crisi globale- chi ne trae vantaggio sono i competitors mondiali. La Thailandia vuole porsi, insieme al Vietnam, nel fronte delle Nazioni che spingono per una maggiore cooperazione reciproca, superando gli opposti estremismi militari e diplomatici. La Thailandia è così disposta a perdere alcuni primati, come quello della commercializzazione di riso all’estero a vantaggio di migliori condizioni di vita dei propri coltivatori. Il Vietnam vuole approfondire il dialogo con la Thailandia e proporsi tra le Nazioni capofila in ambito ASEAN. In questo gioco di vantaggi e svantaggi, ognuno dei 10 Paesi Membri ASEAN ha guadagnarci, soprattutto acquisendo un potere che consente di dialogare meglio con Cina, Giappone, Stati Uniti e India. Con la Cina, l’ASEAN può stabilire un solido asse Nord-Sud ed attraverso il Giappone e l’India può contribuire all’irrobustimento dell’asse Est-Ovest.

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